Ogni tanto mi capita sottomano qualche analisi interessante del panorama digitale, che mi sembra ideale condividere qui nel blog. Era già successo con la pubblicazione del rapporto “e-Commerce in Italia 2020” da parte della Casaleggio Associati, qui il post, ed accadrà nuovamente oggi: si parla di sicurezza informatica, nello specifico.
Netwrix rilascia tramite il suo sito web ufficiale il report inglese “IT Trends 2020, reshaped reality“, con il quale va ad analizzare subito post-emergenza Covid-19 gli sviluppi del settore informatico in termini economici ed organizzativi. E’ un report “d’emergenza”, che va a mettere una pezza alla loro precedente analisi di fine 2019 proprio in virtù di questa pandemia e dell’impatto che essa ha avuto nel quotidiano di molti CIO, IT Manager e System Administrator. Per capire come siano cambiate le priorità aziendali, sono stati intervistati 937 professionisti (di cui un 35% dell’area EMEA, che prende dentro Unione Europea ed Africa). A questo link il download diretto: rapporto IT Netwrix 2020.
Per una miglior chiave di lettura e per una comprensione ottimale, mi preme chiarire a chi non conoscesse Netwrix il loro business: si occupano di sicurezza dei dati, di auditing. In particolare il loro prodotto di punta nel mondo server è il Netwrix Auditor, del quale è disponibile online una Community Edition gratuita che consiglio ad ogni mio collega sistemista: https://www.netwrix.com/free_community_edition.html
Come sono cambiate informatica e tecnologia post-Covid?
Focalizzandosi sull’area EMEA, a noi più vicina, è evidente le priorità siano la sicurezza dei dati e delle reti aziendali. Più firewall, policy e reti segmentate, quindi, ma anche endpoint protection e prevenzione di malware, cryptolocker e minacce simili. Cala drasticamente la volontà delle imprese di investire in un processo di digitalizzazione, che si è reso ahimé forzatamente necessario per mantenere vivi molti rami operativi anche in smartworking ed in teleassistenza. Poco lo stimolo al cloud, poca la voglia di automatizzare e rendere più efficienti i processi; a differenza delle altre aree globali, non si evidenzia nemmeno più di tanto il trend che preme l’acceleratore sulla formazione del personale e sull’alfabetizzazione dei dipendenti ai temi della sicurezza dei dati. Una vera corsa degli head-hunter per accaparrarsi i migliori talenti del mondo dell’Information Technology e dell’area Digital, che si sono rivelati elementi chiave per sopravvivere alla pandemia e che potranno rivelarsi fondamentali nell’immediato futuro.
Curiosa, a mio avviso, l’analisi delle risposte per ruolo. Mentre per gli IT Manager ed i CIO è opportuno investire in formazione (giustamente!), i tecnici ed i sistemisti che spesso fanno attività di help-desking e sono a contatto diretto con gli utenti finali non la valutano come una necessità reale. Entrambe le categorie sono concordi, tuttavia, nella necessità di un processo di crescita a livello di competenza e di skills… è il momento di pensare a qualche certificazione!
IT Manager, System Administrator, Sociologo, Politico a tempo perso. Vicentino, classe 1991.
Questo è il mio blog personale, nel quale cerco di proporre analisi e ragionamenti di attualità nei temi in cui sono più preparato. Scopri di più nel mio curriculum vitae, o mettiti in contatto con me!