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Aprile 14, 2020

Riunioni online gratis, facili e veloci

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Senza dilungarmi troppo, andiamo subito al software che ti consiglio di utilizzare in questo periodo di “quarantena coronavirus” per gestire videoconferenze, chiamate di gruppo, riunioni aziendali o quant’altro. Jitsi è un programma facile e veloce da usare se devi mettere in piedi una conversazione con parenti, amici o colleghi di lavoro. E’ multi-piattaforma, puoi praticamente usarlo da qualsiasi dispositivo (inclusi cellulari, smartphone e tablet). Ma soprattutto è sicuro: il codice è aperto e non nasconde insidie, nessuno rivende i tuoi dati personali e le comunicazioni sono protette da occhi indiscreti.

Come fare una videoconferenza gratis?

Semplicemente collegati al sito https://meet.jit.si e dai un nome alla tua stanza. Dando il link ai vari invitati questi possono unirsi a te con un click da remoto, magari impostare il proprio nome ed un avatar. Regolando le opzioni potrai sistemare webcam e microfono, se necessario, o eventualmente impostare una password d’accesso. E’ possibile inoltre condividere e scrivere testi collaborativi in tempo reale, chattare, mostrare ad altri il proprio desktop, video di Youtube o altri elementi multimediali. Talmente semplice che può essere utilizzato anche da persone anziane o non proprio pratiche con i computer 😉

Per i più avventurosi, ma soprattutto per Aziende, Università, sistemisti ed IT Manager, è possibile installare Jitsi in locale su un proprio server. Trovate il progetto anche su GitHub e nei repository delle principali distribuzioni Linux. Da segnalare che con il modulo JiBri (Jitsi BRoadcasting Infrastructure), sempre disponibile su GitHub, potete espandere le funzionalità della vostra istanza in modo da effettuare lo stream delle call su Youtube.

D’altronde, pensiamo alle app più comuni. Zoom fa acqua da tutte le parti: non solo i gravi problemi di sicurezza e privacy, ma addirittura una violazione massiccia che ha portato alla divulgazione di tutti gli account e le password degli utenti (rivenduti del dark-web). Skype è peggiorato drasticamente dalla sua acquisizione da parte di Microsoft ad oggi, espone addirittura gli indirizzi IP e non fa uso di crittografia per proteggere le comunicazioni; nemmeno Microsoft Teams, stando alla pagina ufficiale di supporto, supporta la crittografia end-to-end ma maschera solo i dati in transito e nei server. Hangout è comodo, ma solo per i clienti Google. A meno quindi di approfittare del programma governativo Solidarietà Digitale ed usare temporaneamente a titolo gratuito piattaforme professionali come Cisco Webex, che non sono economiche né open source, ora avete finalmente un’alternativa valida.

Resto a disposizione per qualsiasi dubbio o domanda, eventualmente lasciatemi un commento. Buone videoconferenze!

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